#analogicfriends è un progetto curatoriale, divulgativo e produttivo dedicato alla valorizzazione della fotografia come strumento di racconto, identità e connessione. Partito dalla riscoperta delle fotocamere del passato e del fascino dell’analogico, oggi il progetto si evolve per offrire servizi completi di curatela, allestimento e produzione di mostre fotografiche tematiche.
Realizziamo esposizioni su misura per spazi pubblici, eventi e realtà culturali o commerciali. Progettiamo esperienze visive coinvolgenti che uniscono narrazione, estetica e strategia, con l’obiettivo di generare attenzione, affluenza e valore.
Curiamo storie. Valorizziamo archivi. Esponiamo visioni.
BLU++
Pensare Pantelleria
di Alessandra Azzolini
Il progetto BLU++, realizzato nel 2023 con la Polaroid NOW+, pellicole istantanee in bianco e nero iType e l’intervento di un marker coprente, mira a portare anche in superficie il colore assoluto degli abissi del Mare di Pantelleria. Dopo un’immersione subacquea, la visione è stata così fortemente trasformata da quell’esperienza, da ripromettermi che, se fossi tornata sull’isola, lo avrei fatto per realizzare delle opere che tentassero di restituirla. Vedevo il paesaggio con le sue rocce vulcaniche sotto una luce nuova.
Il blu è un colore che attrae con una forza particolare forse proprio per la sua presenza in natura legata al mare e al cielo, che in ambienti poco antropizzati con ampi orizzonti come quelli dell’isola tendono a coincidere. In Egitto, questo colore era associato alla divinità e si utilizzava una tintura Indaco per colorare i tessuti in cui venivano avvolte le mummie per il loro viaggio nell’aldilà. L’azzurro manto della Madonna si tende in epoche successive come un cielo stellato. Goethe veste di blu il giovane Werther e ne La Teoria dei colori gli accorda un ruolo molto importante, considerandolo un colore attivo, caldo e luminoso. Per Kandinskij ne Lo spirituale nell’arte il blu è il colore dell’infinito, puro, soprasensibile del Der Blaue Reiter. Yves Klein addirittura ne ha fatto il centro della sua arte, creando nel 1956 il famoso International Klein Blue. Nel XX secolo il blu è il colore più indossato nell’abbigliamento occidentale e da quando si è cominciato a formulare la domanda nei primi sondaggi: “Qual è il tuo colore preferito?”, indovinate la risposta. Come non pensare poi alla popolarità del Blue Jeans. In fotografia, il Blu di Prussia è legato indissolubilmente all’antica tecnica di stampa della cianotipia, che oggi è tornata alla ribalta.
Il Blu Cobalt, in questi anni tanto celebrato nel fashion, si attacca alle pellicole, come un viatico per indagare la soglia tra il visibile e l’invisibile, scardinando la presunzione di sapere tutto del mondo, quando circa il 71% della superficie terreste è coperta dall’acqua salata. Le Polaroid, con la loro natura unica, irripetibile e spontanea portano all’attenzione la domanda: “Vediamo davvero tutto ciò che ci circonda o ci soffermiamo su porzioni limitate di realtà legate alla nostra esperienza?”.
BLU++ non è semplicemente una serie di immagini, ma un tentativo di natura poetica di rivelare il respiro profondo di un’isola piena di energia, che sorge da un grande vulcano sottomarino di cui sembra in molti modi di avvertirne la presenza: le fumarole, le sorgenti di acque calde, le grotte, le correnti, le forme dei laghi, i terreni fertili, fino a quanto di immateriale non è possibile descrivere. L’invito è a pensare Pantelleria, non come un luogo fisico, ma come uno spazio interiore dove la verità si manifesta a tratti, proprio come il colore che emerge dalle immagini.
di Alessandra Azzolini
Come nella moda, un bottone gioiello, un’impuntura sartoriale, un finish particolare, un’applicazione di canottiglie, la scelta di un tessuto prezioso… tutto concorre a rendere unico un capo. Così nel mondo dell’automobile, le linee del cofano, le prese d’aria, le forme dei fari anteriori e posteriori, il cruscotto, il volante sono oggetto di grande attenzione nella progettazione stilistica.
Tutto ciò è tanto più vero quando si parla di auto d’epoca, che fanno immaginare il lavoro del designer, capace di creare con la linea di una matita qualcosa di intramontabile, iconico, espressione dello spirito dei tempi: un oggetto di design che lo avvicina all’opera d’arte.
La creatività, la ricerca delle tendenze, la personalizzazione sono parole chiave che contribuiscono a rendere questi oggetti, oltre che funzionali, esteticamente ammirevoli. Scatenano la fantasia, i ricordi, l’immaginazione. La storia del cinema, del costume, del design è piena di automobili che nutrono il nostro immaginario collettivo; faccio qualche esempio: la Porsche 550 Spyder di James Dean, la DeLorean DMC-12 di Ritorno al Futuro, l’Alfa Romeo Giulietta design Pininfarina.
Il progetto, composto da 12 Polaroid, realizzate con pellicole iType a colori con la Polaroid NOW+, è stato ispirato dalla luce riflessa sulle vetture radiose, in una bellissima giornata d’autunno, sulle colline di Torino.
Il progetto fotografico Avere 20 anni tra 20 anni, è orientato a rappresentare uno dei maggiori privilegi di chi vive i suoi vent’anni: immaginare il proprio futuro.
Lontano dalle narrazioni della condizione giovanile occidentale contemporanea, che potrebbero facilmente volgere verso atmosfere pessimiste, ho preferito far emergere e raccontare il sentimento intimo e positivo della speranza, che accomuna, al netto delle singole situazioni di vita, tutti le ragazze e i ragazzi di questa età, oggi, e da sempre, problematica, ma ricca di opportunità.
Questo progetto fotografico coinvolge fortemente i soggetti, ritratti nella loro attualità, ma inseriti in un contesto relativo al loro futuro, diventando testimonianza dei loro desideri, aspirazioni, volontà, rendendoli protagonisti di un pensiero positivo, ma contemporaneamente obbligandoli a prendere una posizione verso se stessi: la domanda a loro posta è stata “quale aspetto della tua vita attuale ti rende ottimista pensando al tuo futuro?”.
Nella risposta a questa domanda si concentrano molti aspetti relativi alla percezione di sè e al modo con cui ci si relaziona con se stessi, introducendo un pensiero di maggiore consapevolezza dei propri sogni e un invito a valutare i propri punti di forza e le criticità così da comprendere meglio come i timori, razionali e irrazionali, possano influenzare le proprie scelte.
Le 12 foto, stampate in formato 1:2 sono inquadrate e coperte da un vetro satinato in modo che la fotografia sottostante risulti offuscata, così come, pensando al nostro futuro, la nostra immagine ci appare poco definita, senza dettagli. La struttura contenente la fotografia e il vetro, accompagnata da un breve testo, è completata da un sigillo “aprire nel 2045”, elemento simbolico che colloca nel futuro lo svelamento dell’immagine, una sorta di capsula del tempo con cui il soggetto potrà confrontarsi: avevo immaginato giusto?
dicembre 2024 – gennaio 2025
BLU++
Pensare Pantelleria
di Alessandra Azzolini
Il progetto BLU++, realizzato nel 2023 con la Polaroid NOW+, pellicole istantanee in bianco e nero iType e l’intervento di un marker coprente, mira a portare anche in superficie il colore assoluto degli abissi del Mare di Pantelleria. Dopo un’immersione subacquea, la visione è stata così fortemente trasformata da quell’esperienza, da ripromettermi che, se fossi tornata sull’isola, lo avrei fatto per realizzare delle opere che tentassero di restituirla. Vedevo il paesaggio con le sue rocce vulcaniche sotto una luce nuova.
Il blu è un colore che attrae con una forza particolare forse proprio per la sua presenza in natura legata al mare e al cielo, che in ambienti poco antropizzati con ampi orizzonti come quelli dell’isola tendono a coincidere. In Egitto, questo colore era associato alla divinità e si utilizzava una tintura Indaco per colorare i tessuti in cui venivano avvolte le mummie per il loro viaggio nell’aldilà. L’azzurro manto della Madonna si tende in epoche successive come un cielo stellato. Goethe veste di blu il giovane Werther e ne La Teoria dei colori gli accorda un ruolo molto importante, considerandolo un colore attivo, caldo e luminoso. Per Kandinskij ne Lo spirituale nell’arte il blu è il colore dell’infinito, puro, soprasensibile del Der Blaue Reiter. Yves Klein addirittura ne ha fatto il centro della sua arte, creando nel 1956 il famoso International Klein Blue. Nel XX secolo il blu è il colore più indossato nell’abbigliamento occidentale e da quando si è cominciato a formulare la domanda nei primi sondaggi: “Qual è il tuo colore preferito?”, indovinate la risposta. Come non pensare poi alla popolarità del Blue Jeans. In fotografia, il Blu di Prussia è legato indissolubilmente all’antica tecnica di stampa della cianotipia, che oggi è tornata alla ribalta.
Il Blu Cobalt, in questi anni tanto celebrato nel fashion, si attacca alle pellicole, come un viatico per indagare la soglia tra il visibile e l’invisibile, scardinando la presunzione di sapere tutto del mondo, quando circa il 71% della superficie terreste è coperta dall’acqua salata. Le Polaroid, con la loro natura unica, irripetibile e spontanea portano all’attenzione la domanda: “Vediamo davvero tutto ciò che ci circonda o ci soffermiamo su porzioni limitate di realtà legate alla nostra esperienza?”.
BLU++ non è semplicemente una serie di immagini, ma un tentativo di natura poetica di rivelare il respiro profondo di un’isola piena di energia, che sorge da un grande vulcano sottomarino di cui sembra in molti modi di avvertirne la presenza: le fumarole, le sorgenti di acque calde, le grotte, le correnti, le forme dei laghi, i terreni fertili, fino a quanto di immateriale non è possibile descrivere. L’invito è a pensare Pantelleria, non come un luogo fisico, ma come uno spazio interiore dove la verità si manifesta a tratti, proprio come il colore che emerge dalle immagini.
di Alessandra Azzolini
Come nella moda, un bottone gioiello, un’impuntura sartoriale, un finish particolare, un’applicazione di canottiglie, la scelta di un tessuto prezioso… tutto concorre a rendere unico un capo. Così nel mondo dell’automobile, le linee del cofano, le prese d’aria, le forme dei fari anteriori e posteriori, il cruscotto, il volante sono oggetto di grande attenzione nella progettazione stilistica.
Tutto ciò è tanto più vero quando si parla di auto d’epoca, che fanno immaginare il lavoro del designer, capace di creare con la linea di una matita qualcosa di intramontabile, iconico, espressione dello spirito dei tempi: un oggetto di design che lo avvicina all’opera d’arte.
La creatività, la ricerca delle tendenze, la personalizzazione sono parole chiave che contribuiscono a rendere questi oggetti, oltre che funzionali, esteticamente ammirevoli. Scatenano la fantasia, i ricordi, l’immaginazione. La storia del cinema, del costume, del design è piena di automobili che nutrono il nostro immaginario collettivo; faccio qualche esempio: la Porsche 550 Spyder di James Dean, la DeLorean DMC-12 di Ritorno al Futuro, l’Alfa Romeo Giulietta design Pininfarina.
Il progetto, composto da 12 Polaroid, realizzate con pellicole iType a colori con la Polaroid NOW+, è stato ispirato dalla luce riflessa sulle vetture radiose, in una bellissima giornata d’autunno, sulle colline di Torino.
© 2023 analogicfriends • info@analogicfriends.com